Quando si parla di WordPress molto spesso si tende a fare confusione tra i due versioni esistenti, che sono wordpress.com e wordpress.org. Finora ti ho fatto vedere un sito installato con il software preso da wordpress.org, e anche in tutti i prossimi articoli continueremo con questo software.
Però in alcuni casi ti ho fatto vedere i servizi di wordpress.com. Per esempio quando ti ho fatto vedere il plugin anti spam Akismet, come si installa e come si configura. E quando ti ho fatto vedere come si genera un tuo avatar personale tramite il servizio Gravatar.
Questi due sono due servizi forniti da wordpress.com. Ma oltre a questi due servizi, wordpress.com ti consente di creare il tuo sito sulla loro piattaforma. Per cui adesso ti vado a far vedere come creare un sito su wordpress.com, e quali sono le differenze tra questo sito e quello realizzato con i software di wordpress.org.
Il video su come funziona wordpress.com lo trovi qui:
Se i video non ti piacciono, o preferisci maggiori dettagli, continua a leggere.
Oltre alle differenze sul funzionamento delle due diverse soluzioni, vedremo anche quali sono i costi che comporta una scelta oppure l’altra. E oltre ai costi, che sono un parametro importante quando va presa una decisione di questo tipo, ti mostrerò quali sono i vantaggi e i limiti di wordpress.com e del servizio che fornisce.
Quello che vedi in questa schermata è il sito di test, che ti ho fatto vedere finora, ed è realizzato con il software preso da wordpress.org. Questo è un software che devi scaricare e installare su un tuo server.
Per “tuo server” non intendo un PC a casa tua, ma una macchina collegata H24 su internet, con un indirizzo IP fisso, che deve avere una connessione di una certa velocità. Tutte cose che normalmente non hai a casa tua. (O almeno non ce l’ha la maggior parte delle persone).
Per cui, per realizzare un sito con questo software devi devi prendere un dominio, pagarlo ogni anno, e prendere uno spazio web su un “hosting“. E anche quello pagarlo ogni anno. Un dominio internet normalmente costa intorno ai 10 euro l’anno.
Può essere un po’ di più o di meno a seconda di dove prendi questo dominio. La spesa di un hosting, che ti fornisce uno spazio web dove caricare il tuo software e le tue pagine è di circa 60-70 euro l’anno. Servizi a minor prezzo non li considero perché in genere sono piuttosto scadenti.
wordpress.com invece ti fornisce una piattaforma gratuita, o almeno è gratuito il piano base. Quelli che ti mostro nella schermata sono i prezzi dei piani più avanzati, che sono a pagamento. Con wordpress.com non hai bisogno di uno spazio web tuo, ma crei il sito sulla loro piattaforma, utilizzando il loro servizio.
Prima di entrare nei dettagli sui dei costi guardiamo un attimo il funzionamento di wordpress.com. Quella che vedi è la schermata che ti appare appena ti sei registrato su wordpress.com, però in questo momento non hai ancora un sito.
Infatti se vai sulla voce “Il mio sito” ti avverte che non ne hai ancora a disposizione uno. Per cui andiamo a creare un sito su wordpress.com. Come prima cosa devi indicare il nome che vuoi dare al sito, nell’esempio inserisco “il gatto WordPress“, tu inserisci il nome che vuoi dare al tuo sito.
Poi devi inserire l’argomento del tuo sito, la tagline. Descrivi quello che fa il tuo sito in tre o quattro parole. E poi devi specificare per cosa vuoi utilizzare questo sito. Le possibili scelte sono:
- Condividi idee, esperienze, aggiornamenti, recensioni, storie, video o fotografie
- Promuovi la tua azienda, le tue capacità, la tua organizzazione o i tuoi eventi
- Offri istruzione, formazione o tutoraggio
- Vendi prodotti o ricevi pagamenti
- Mostra il tuo portfolio
In questo caso, per “il gatto WordPress” selezioniamo la prima scelta. E poi facciamo clic su “Continua“.
Nella schermata successiva devi inserire il nome che vuoi dare al tuo sito, o alcune parole chiave. Se inserisci delle parole chiave, la piattaforma di wordpress.com prova a metterle insieme per creare un nome.
E’ molto meglio inserire direttamente il nome del dominio che vuoi usare per il tuo sito. Appena inserisci il nome, che ovviamente non deve esistere, la piattaforma ti fa scegliere il tipo di dominio che vuoi andare utilizzare.
Puoi utilizzare un dominio di terzo livello, quindi un sotto dominio di wordpress.com (ad esempio gattowp.wordpress.com), oppure prendere un dominio di secondo livello a tua scelta.
La prima scelta, il dominio di terzo livello è gratuita, negli altri casi è a pagamento. E ti verrà proposto uno dei piani a pagamento. Per ora prendiamo quello gratuito. Fai quindi click sul tasto “Seleziona” che compare di fianco alla voce “Gratuito”. E infine ti fa scegliere il piano che vuoi utilizzare.
Per quanto riguarda i piani, c’è il piano “Gratuito” che costa 0 euro (è gratuito). Un piano “Personale” che costa 4 euro al mese. Un piano “Premium” ti costa 8 euro al mese. E il piano “Business” che costa 25 euro al mese. In alcuni casi il costo potrebbe essere proposto in dollari, invece che in euro.
Il piano “Gratuito” ti consente di avere solamente il supporto della comunità, per cui se ha dei problemi scrivi in un forum e aspetti che qualcuno ti risponda. Se ne ha voglia. (Non sono molto amante del supporto della comunità). Mentre nei piani successivi, quelli a pagamento, hai un supporto via mail o via chat con lo staff di wordpress.com.
Nel piano gratuito utilizzi un sotto dominio di wordpress.com, in questo caso abbiamo scelto gattowp, ma tu sceglierai quello che vuoi. E hai a disposizione qualche decina di temi gratuiti tra cui scegliere, per l’aspetto del tuo sito.
“Qualche decina” offre una certa scelta, ma è ben poca cosa rispetto alle migliaia di temi gratuiti disponibili su wordpress.org. (Che qui non puoi utilizzare).
Andando a vedere con maggiori dettagli cosa offrono in più i piani a pagamento, queste sono le differenze.
Il piano da 4 euro al mese può avere un dominio personalizzato. (Puoi prendere un dominio .com, .net, .blog a scelta). Hai a disposizione solamente i temi gratuiti e puoi rimuovere la pubblicità di wordpress.com. Nel piano gratuito wordpress.com ti fornisce gratuitamente lo spazio web per il tuo sito, però inserisce all’interno la sua pubblicità.
se tu vuoi fare un sito magari un po’ più serio, potresti non gradire la pubblicità di WordPress sul tuo sito. E per toglierla devi prendere uno dei piani a pagamento, ad esempio quello “Personale” da 4 euro al mese. In pratica, per togliere la pubblicità devi pagare.
Il piano Premium da 8 euro al mese, oltre a quello che ti viene offerto nel piano precedente, ti dà la possibilità di guadagnare col tuo sito. Per cui se tu vuoi mettere della tua pubblicità, dei link a dei prodotti, nei piani precedenti non lo puoi fare.
Se vuoi mettere della pubblicità o guadagnare in qualche altro modo, ad esempio vendendo qualcosa, devi usare questo piano. In più hai dei temi Premium, ma solo quelli forniti da wordpress.com, non puoi metterne uno a tua scelta comprato fuori.
Infine nel piano business da 25 euro al mese hai la possibilità di installare alcuni plugin. La voce dice “carica plugin“, ma non credo che ti sia concesso di installare qualsiasi plugin, ma solo di utilizzare quelli che vengono proposti. Nei piani precedenti non puoi fare nemmeno quello.
Oltre ai temi premium messi a disposizione anche nel piano precedente, puoi anche caricare un tuo tema. Quindi se compri tema professionale su qualche altro sito, con questo piano hai la possibilità di caricarlo ed utilizzarlo.
Inoltre con il piano Business hai a disposizione alcuni strumenti SEO e l’integrazione con Google Analytics. Tutte queste cose non sono a disposizione nei piani precedenti. E infine soltanto con il piano Business, da 25 euro al mese, puoi rimuovere il marchio wordpress.com che apparirà sul tuo sito.
Per cui, andando a creare il sito con il piano gratuito, non avrai la possibilità di installare plugin, di usare un tuo tema professionale (e nemmeno uno di quelli di wordpress.com), non avrai l’integrazione di Google Analytics, non avrai gli strumenti per il SEO (il SEO sarebbe l’ottimizzazione per i motori di ricerca). E avrai la pubblicità di wordpress.com sul tuo sito.
Nonostante le limitazioni del piano gratuito, per ora procediamo con la creazione del nuovo sito, proprio con questo piano.
Durante la creazione del sito di prova, registrata nel video, si deve essere verificato un problema con la connessione o di qualche altro tipo. E la finestra, con il messaggio “preparazione in corso” è rimasta appesa, senza più aggiornarsi.
Dopo oltre venti minuti di attesa, ho aperto un’altra scheda nel browser e mi sono collegato nuovamente al sito di wordpress.com. E andando a fare click sul tasto “Il mio sito“, si è aperta la pagina con l’area amministrativa del sito creato oltre venti minuti prima. L’altra scheda del browser era ancora “in attesa“.
L’area amministrativa del sito realizzato con wordpress.com è leggermente diversa da quella vista con il normale sito WordPress. Nella schermata puoi vedere come si presenta questa area amministrativa.
La prima voce del menu sulla sinistra riguarda le statistiche del sito. Andando a navigare la pagina delle statistiche, tutti i valori sono a zero. La cosa è normale, visto che il sito è appena stato creato, e non ci sono visite o attività.
La seconda voce del menu riguarda il piano utilizzato. Il sito è stato creato con il piano gratuito, ma wordpress.com ci propone subito di fare l’upgrade ad uno dei piani superiori a pagamento. Il sito è stato creato per fare una prova e non ci interessa passare ad un piano a pagamento.
Le voci successive del menu sono molto più familiari e riguardano le pagine, gli articoli, i media, i commenti, i plugin. C’è anche qualche voce nuova e sconosciuta, come ad esempio “Riscontro“, ma tutte le altre sono note.
La barra laterale dei menu a sinistra ha un colore diverso dal normale sito WordPress e anche l’aspetto della pagina è leggermente diverso, ma si capiscono molto bene cosa servono le varie voci e come si utilizzano.
Incuriosito dalla voce del menu “Plugin” sono andato sulla pagina corrispondente. Sapevo che i plugin non sono disponibili con il piano gratuito e volevo vedere cosa c’era nella pagina.
E la pagina dei plugin mostra alcuni dei possibili plugin che è possibile installare (sono elencati i plugin più utili ed utilizzati), ma avverte che per poter installare questi plugin è necessario passare al piano Business (quello da 25 euro al mese).
E questa pagina conferma che con il piano gratuito non abbiamo la possibilità di installare ed utilizzare dei plugin. E questa è una grande limitazione. WordPress è così comodo proprio per i plugin che consentono di estendere le funzionalità e i modi di utilizzo.
Senza plugin WordPress è veramente limitato, adatto solamente a tenere un blog o poco più. Comunque andiamo avanti, su questa cosa ne parliamo dopo.
Continuando con l’esplorazione dei menu, la voce “Pagina del sito” mostra una schermata con le pagine esistenti. Sono presenti quattro voci: “Pubblicate“, “Bozze“, “Programmate” e “Eliminate“, che non è esattamente identico al normale WordPress ma è molto simile.
Se vai sul tasto “Aggiungi” hai la possibilità di scrivere una nuova pagina, inserendo il titolo e contenuto da pubblicare. I colori sono diversi dal WordPress, ma il funzionamento è identico. C’è anche la possibilità di scegliere tra l’editor visuale e l’editor HTML, dove inserire direttamente il codice HTML.
Stessa cosa per la voce “Articoli del blog“, c’è la possibilità di scrivere un nuovo articolo o di visualizzare quelli già pubblicati, come quello di esempio. Ed è anche possibile andare a visualizzare l’articolo come appare ai visitatori del sito.
E per quanto riguarda i temi, con il piano gratuito hai a disposizione 288 temi. Tra questi 288 temi puoi scegliere quale utilizzare e quale di questi deve essere l’aspetto del tuo sito. 288 temi sono un bel numero, ma non sono le migliaia di temi che hai disposizione su wordpress.org.
Inoltre non hai la possibilità di mettere i temi professionali, se vai su “Carica tema” ti dice che devi prendere il piano business, quello là $25 al mese. Per cui, non hai la possibilità di usare un tema personalizzato che piace a te, che magari hai comprato fuori.
Con il piano gratuito puoi utilizzare solamente alcuni temi che wordpress.com ti mette a disposizione, senza la possibilità di caricare i temi professionali esterni. Inoltre non hai la possibilità di usare i plugin, non hai l’integrazione con Google Analytics o gli strumenti SEO, e devi tenere sul tuo sito la pubblicità di wordpress.com.
Quindi per chi è indicato questo profilo?
Il piano gratuito, può essere indicato se vuoi provare a vedere come funziona un sito WordPress senza spendere soldi. Se vuoi creare solamente un blog, dove parli di quello che fai, e delle tue passioni, senza alcuna intenzione di trasformarlo in futuro in un business, il piano gratuito può andare benissimo per te.
Se invece hai intenzione di creare un sito serio, che si può trasformare in un business, dove vendi dei prodotti o guadagni in qualche altro modo, è molto meglio percorrere un’altra strada.
Prendi un un dominio, prendi un hosting, e installaci sopra il software di wordpress.org. Tanto ormai l’istallazione è semplicissima, in molti casi, su molti hosting, basta un click ed hai tutto pronto. E da quel momento puoi far crescere il tuo sito come ti pare, senza alcuna limitazione.
In quali casi può convenire prendere il piano “Personale” (da 4 euro al mese) o il piano “Premium” (da 8 euro al mese)?
Secondo me in nessun caso. Se per il piano gratuito potevano esserci alcune motivazioni, per i piani Personale e Premium non c’è nessun motivo di utilizzarli.
Questi due piani offrono molte cose in più rispetto al piano gratuito, ma hanno comunque troppe limitazioni. E la principale tra queste è l’impossibilità di caricare ed utilizzare i plugin. A questo punto se devi pagare, tanto vale che prendi un tuo dominio e un tuo hosting e utilizzi WordPress nella più completa libertà.
Perché comunque, anche se vai a pagare per i profili Personale e Premium, avrai comunque sempre una piattaforma limitata, che non ti consente la piena libertà, che invece ti consente il software che ti gestisci in autonomia sul tuo, sul tuo spazio personale.
Infine, in quali casi può convenire prendere il piano “Business“?
In questo caso il piano Business ha più senso dei due precedenti. Anche se costa molto di più (25 euro al mese), con il piano Business hai finalmente la possibilità di utilizzare i plugin (che fanno tutta la differenza del mondo).
Più altre cose come gli strumenti SEO e l’integrazione con Google Analytics. E puoi anche caricare ed utilizzare un tema professionale che hai comprato su qualche sito esterno.
Hai una piattaforma gestita bene, e un’assistenza che può seguirti in caso di difficoltà. Se vuoi avere il minimo di problemi nella gestione del tuo sito, il piano Business potrebbe essere una buona scelta. Certo che 25 euro al mese sono tanti.
25 euro al mese corrispondono a 300 euro l’anno, circa tre volte il costo medio di un hosting. Ne vale la pena, visto che alla fine qualche limitazione la hai comunque? Secondo me no.
Il software che ti scarichi da wordpress.org necessita di uno spazio web (che devi prendere a pagamento), necessita di un dominio (che devi prendere pure quello a pagamento), però ti consente la completa libertà di mettere su quello che vuoi.
Hai la libertà di far crescere il tuo sito come vuoi, e di personalizzarlo nella maniera più completa. E anche questo ormai lo puoi installare con un click e gestire in modo molto semplice.
Adesso ti ho fatto vedere com’era fatto wordpress.com, e la differenza con il normale “WordPress”. Ma non ci tornerò più sopra. D’ora in poi lavoreremo e parleremo soltanto del software di wordpress.org.
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