Tra i file di WordPress, quello più importante è forse il file wp-config.php. Questo file contiene alcune informazioni relative alla configurazione e al funzionamento del tuo sito WordPress.
In questo articolo ti vado a mostrare il funzionamento di questo file, e anche alcune aggiunte che potresti voler fare.
Il video su come modificare il file wp-config.php lo trovi qui:
Se i video non ti piacciono, o preferisci maggiori dettagli, continua a leggere.
Normalmente potresti non aver bisogno di andare a modificare il file wp-config.php. Però in alcuni casi, nel caso di malfunzionamenti, o alcune modifiche sostanziali al tuo sito, potresti avere la necessità di andare a modificare questo file.
Per cui ora ti vado a mostrare il funzionamento di questo file, cosa contiene, e cosa puoi aggiungere per modificare il funzionamento di WordPress.
Questo è il file wp-config.php del sito di prova che sto utilizzando in questo momento:
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/** * Il file base di configurazione di WordPress. * * Questo file viene utilizzato, durante l’installazione, dallo script * di creazione di wp-config.php. Non è necessario utilizzarlo solo via * web, è anche possibile copiare questo file in «wp-config.php» e * riempire i valori corretti. * * Questo file definisce le seguenti configurazioni: * * * Impostazioni MySQL * * Prefisso Tabella * * Chiavi Segrete * * ABSPATH * * È possibile trovare ultetriori informazioni visitando la pagina del Codex: * * @link https://codex.wordpress.org/it:Modificare_wp-config.php * * È possibile ottenere le impostazioni per MySQL dal proprio fornitore di hosting. * * @package WordPress */ // ** Impostazioni MySQL - È possibile ottenere queste informazioni dal proprio fornitore di hosting ** // /** Il nome del database di WordPress */ define('DB_NAME', 'miosito'); /** Nome utente del database MySQL */ define('DB_USER', 'miosito'); /** Password del database MySQL */ define('DB_PASSWORD', 'mio'); /** Hostname MySQL */ define('DB_HOST', 'localhost'); /** Charset del Database da utilizzare nella creazione delle tabelle. */ define('DB_CHARSET', 'utf8mb4'); /** Il tipo di Collazione del Database. Da non modificare se non si ha idea di cosa sia. */ define('DB_COLLATE', ''); /**#@+ * Chiavi Univoche di Autenticazione e di Salatura. * * Modificarle con frasi univoche differenti! * È possibile generare tali chiavi utilizzando {@link https://api.wordpress.org/secret-key/1.1/salt/ servizio di chiavi-segrete di WordPress.org} * È possibile cambiare queste chiavi in qualsiasi momento, per invalidare tuttii cookie esistenti. Ciò forzerà tutti gli utenti ad effettuare nuovamente il login. * * @since 2.6.0 */ define('AUTH_KEY', '$2TKluU1.S+j=Es8?l}(C?t;5/Q8Y:V[gR$I#hOY-s.DyVbj:8 !CHz_xgvDoAW'); define('SECURE_AUTH_KEY', '/,TesL|M]SX#mq>4}z)^dQq!d(`4h`81mw6ZHhC;C$G ?%Aol!LTX_$:KF)AMqd|'); define('LOGGED_IN_KEY', 'Z@{3X`<eg?R0%.rY[9ihoN-fR!dCGiRaF@1D9H+%Ps4W#gU(C!ll(cs$|r)tK+jJ'); define('NONCE_KEY', 'N{Tg{w*7BVS&x$<f-Y/}(8|&kTWx6gRuLA8-f#XRv`^d0u(g*6O&)?<07V};LV`)'); define('AUTH_SALT', 'M#Hr@`Y~nxC%{UP/+Yk}/3j#1`JF#z8W*ReEN6E;cHYz{[@>J~d2t$#lyp4=l;O='); define('SECURE_AUTH_SALT', '$0({d(T9},bd86m@l3][Rp :uIYZo6joqE[sQ,1:n*M@BQMQoY!nHKmO_PmVwPiD'); define('LOGGED_IN_SALT', 'A[ZRA{*||{0Z;wQ[dI:5)TG|Wkhcp2s0N%vts-Q^7Y6DV5hNvVM_Vl|aGZ]]K5)!'); define('NONCE_SALT', 'R[qXuA-IJ+O>W!O#<FbeJw DH i??Ut$Lc2ZESqWQ_&WJ&M<]2|)o{JYY.tdgx%F'); /**#@-*/ /** * Prefisso Tabella del Database WordPress. * * È possibile avere installazioni multiple su di un unico database * fornendo a ciascuna installazione un prefisso univoco. * Solo numeri, lettere e sottolineatura! */ $table_prefix = 'wp_'; /** * Per gli sviluppatori: modalità di debug di WordPress. * * Modificare questa voce a TRUE per abilitare la visualizzazione degli avvisi * durante lo sviluppo. * È fortemente raccomandato agli svilupaptori di temi e plugin di utilizare * WP_DEBUG all’interno dei loro ambienti di sviluppo. */ define('WP_DEBUG', false); /* Finito, interrompere le modifiche! Buon blogging. */ /** Path assoluto alla directory di WordPress. */ if ( !defined('ABSPATH') ) define('ABSPATH', dirname(__FILE__) . '/'); /** Imposta le variabili di WordPress ed include i file. */ require_once(ABSPATH . 'wp-settings.php'); |
Tutta la prima parte della configurazione riguarda la connessione al database. Tramite queste informazioni WordPress è in grado di connettersi al database MySQL dove ci sono tutti i dati del tuo sito.
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// ** Impostazioni MySQL - È possibile ottenere queste informazioni dal proprio fornitore di hosting ** // /** Il nome del database di WordPress */ define('DB_NAME', 'miosito'); /** Nome utente del database MySQL */ define('DB_USER', 'miosito'); /** Password del database MySQL */ define('DB_PASSWORD', 'mio'); /** Hostname MySQL */ define('DB_HOST', 'localhost'); /** Charset del Database da utilizzare nella creazione delle tabelle. */ define('DB_CHARSET', 'utf8mb4'); /** Il tipo di Collazione del Database. Da non modificare se non si ha idea di cosa sia. */ define('DB_COLLATE', ''); |
La prima riga DB_NAME contiene il nome del database MySQL dove ci sono tutti i dati del tuo sito WordPress. Si può dire che questo database è il tuo sito WordPress.
La variabile DB_USER contiene il nome dell’utente autorizzato ad accedere a questo database, e DB_PASSWORD contiene la password di questo utente.
Infine c’è DB_HOST che contiene il nome dell’host (il nome del server) dove è situato questo database. Nella maggior parte dei casi il database si troverà sullo stesso server dove si trova tutta la parte degli script PHP di WordPress.
E in questo caso l’indicazione che troverai è “localhost” (server locale), ma su alcuni tipi di hosting il database potrebbe essere su un altro server, specializzato per questo compito.
Tramite questo informazioni, nome database, user, password e host WordPress può accedere al database, e quindi a leggere a scrivere tutte le informazioni necessarie per il corretto funzionamento del tuo sito.
Le informazioni relative al database, con il nome del database, il nome dell’ utente e la password, e l’host potresti doverle modificare quando vai a trasferire il tuo sito da locale a remoto, oppure quando vai a fare la migrazione da un hosting ad un altro.
Infine le ultime due righe di questo gruppo, che vedi nella schermata sono DB_CHARSET e DB_COLLATE. Queste sono informazioni sul tipo di caratteri usato e come viene utilizzato all’interno del database. Queste non le devi assolutamente modificare.
Vengono stabilite durante installazione e riguardano come vengono salvate le informazioni all’interno delle tabelle. Lascia quelle che trovi.
Andando più in basso trovi queste righe che riguardano la sicurezza del tuo sito WordPress. Queste sono tutte le chiavi di autenticazione per gli utenti e i cookie che vengono generati.
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define('AUTH_KEY', '$2TKluU1.S+j=Es8?l}(C?t;5/Q8Y:V[gR$I#hOY-s.DyVbj:8 !CHz_xgvDoAW'); define('SECURE_AUTH_KEY', '/,TesL|M]SX#mq>4}z)^dQq!d(`4h`81mw6ZHhC;C$G ?%Aol!LTX_$:KF)AMqd|'); define('LOGGED_IN_KEY', 'Z@{3X`<eg?R0%.rY[9ihoN-fR!dCGiRaF@1D9H+%Ps4W#gU(C!ll(cs$|r)tK+jJ'); define('NONCE_KEY', 'N{Tg{w*7BVS&x$<f-Y/}(8|&kTWx6gRuLA8-f#XRv`^d0u(g*6O&)?<07V};LV`)'); define('AUTH_SALT', 'M#Hr@`Y~nxC%{UP/+Yk}/3j#1`JF#z8W*ReEN6E;cHYz{[@>J~d2t$#lyp4=l;O='); define('SECURE_AUTH_SALT', '$0({d(T9},bd86m@l3][Rp :uIYZo6joqE[sQ,1:n*M@BQMQoY!nHKmO_PmVwPiD'); define('LOGGED_IN_SALT', 'A[ZRA{*||{0Z;wQ[dI:5)TG|Wkhcp2s0N%vts-Q^7Y6DV5hNvVM_Vl|aGZ]]K5)!'); define('NONCE_SALT', 'R[qXuA-IJ+O>W!O#<FbeJw DH i??Ut$Lc2ZESqWQ_&WJ&M<]2|)o{JYY.tdgx%F'); |
E queste chiavi consentono di avere un riconoscimento univoco per ogni sito WordPress. Queste chiavi normalmente non le devi toccare, perché riguardano la sicurezza del tuo sito.
Però se ti ritrovi con un problema di sicurezza (ad esempio hai messo sul tuo browser “Ricordami“, e ti hanno rubato il computer), puoi andare a rigenerare tutti i cookie e tutte le autenticazioni andando a modificare queste chiavi.
Questi valori che sembrano casuali, sono in realtà ben definiti, e sono dipendenti l’uno dell’altro. Per cui non puoi andare a modificare a mano (e a caso) queste voci.
Quello che puoi fare è andare a rigenerare tutta la serie di chiavi e sostituirla in blocco. E puoi rigenerare tutte questi chiavi da un particolare URL indicato nel file, ed evidenziato nella schermata.
Se vai su questo URL, che ti indico qui sotto, troverai rigenerate una serie di chiavi. E tu ogni volta che ricarichi questa pagina, vedrai tutta la nuova serie di chiavi che puoi andare a prendere e utilizzare. L’URL per rigenerare le chiavi è questo:
https://api.wordpress.org/secret-key/1.1/salt/
Quindi, se hai la necessita vai su questo indirizzo, rigeneri tutte le chiavi, le copi e poi le vai ad inserire al posto di quelle vecchie. Ma questa operazione va fatta soltanto il caso di necessità, nel caso vuoi invalidare tutti i cookie e tutte le autenticazioni esistenti sul tuo sito.
Altre informazione molto importante è il prefisso delle tabelle del database di WordPress. Normalmente quello predefinito è “wp_”.
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$table_prefix = 'wp_'; |
Quale prefisso delle tabelle usare lo decidi durante l’installazione del tuo sito WordPress. E dopo non puoi più modificare questa informazione, perché non WordPress non sarebbe più in grado di trovare le tabelle.
L’unica cosa che si potrebbe fare per modificare questo valore è rinominare a mano, o tramite qualche plugin particolare, i nomi delle tabelle, per far corrispondere i nomi con il nuovo prefisso. Ma non ti consiglio di farlo a mano.
E questo è come è fatto il file wp-config.php, che ti ritrovi di fronte dopo una normale installazione di WordPress.
Però le cose che puoi aggiungere sono diverse. Se tu vai sulla pagina https://codex.wordpress.org/Editing_wp-config.php trovi tutte le informazioni possibili su cosa puoi aggiungere e come modificare questo file.
Su questa pagina ci sono tantissime indicazioni, ma la maggior parte di queste non ti serviranno mai. Adesso però voglio mostrarti un paio di righe che potresti aggiungere, e che potrebbero farti comodo.
La prima riga che potresti voler aggiungere è questa:
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define( 'WP_POST_REVISIONS', 3 ); |
Questo numero serve per limitare il numero di revisioni che vengono mantenute sul database. Su WordPress ogni volta che vai a modificare un articolo o una pagina, viene salvata la vecchia versione come revisione.
In questo modo puoi andare a riprendere il vecchio contenuto delle pagine e degli articoli, per come erano prima della modifica. Però tutta questa aggiunta di revisioni riempie enormemente il tuo database e rallenta il funzionamento del tuo sito.
Aggiungendo questa riga puoi limitare il numero di revisioni che WordPress deve mantenere. In questo caso il 3 significa che deve mantenere al massimo tre vecchie versioni per ogni articolo e ogni pagina.
Tu puoi aumentare questo numero se necessiti mantenere un numero maggiore di vecchie versioni (per ogni articolo e per ogni pagina che vai a modificare), oppure puoi diminuire questo numero.
Nel caso non hai necessità di mantenere le vecchie versioni degli articoli, puoi addirittura disabilitare le revisioni mettendo la parola “false”:
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define( 'WP_POST_REVISIONS', false ); |
Inserendo questa riga nel file wp-config.php del tuo sito, dirai a WordPress che non deve salvare le vecchie versioni degli articoli o delle pagine che vai a modificare, e questo renderai molto più leggero e compatto il tuo database.
Infine, l’ultima riga che voglio mostrarti, anche se è per casi molto particolari e probabilmente non ti servirà mai, è questa qui:
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define( 'WP_ALLOW_MULTISITE', true ); |
Se tu aggiungi questa riga al tuo file wp-config.php potrai trasformare il tuo sito WordPress da un sito singolo alla configurazione multisite, che ti consente di utilizzare WordPress per più siti (sempre con lo stesso dominio).
Questo è un caso molto particolare, di cui probabilmente non avrai mai bisogno. Ma se vuoi trasformare il tuo sito WordPress della versione singola alla versione multisite, lo puoi fare tramite questa riga nel file wp-config.php.
Per quanto riguarda la configurazione e il funzionamento di WordPress multisite, questo te lo mostrerò In un prossimo video.
E questo è come funziona il file wp-config.php del tuo sito WordPress.
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